Dialoghi tra giuristi e aziendalisti in tema di operazioni straordinarie
1. Premessa. – I criteri estimativi previsti dal legislatore al 2 º comma dell’articolo 2437-ter cod. civ. (1) definiscono il valore da attribuire alle azioni non quotate oggetto dell’esercizio del recesso assumendo, a principio ispiratore, una nozione di valore economico propria della dottrina aziendale. Ed in effetti, la “consistenza patrimoniale”, le “prospettive reddituali” e gli “eventuali valori di mercato delle azioni” rappresentano i criteri (meglio sarebbe scrivere gli approcci valutativi), che, intesi nelle loro accezioni ampie e nelle loro svariate combinazioni, esauriscono i profili d’analisi (i cd. “driver”) che assumono rilevanza nel processo di determinazione del valore economico della realtà aziendale e, di conseguenza, anche del valore dei titoli azionari rappresentativi i diritti di proprietà.